La Regione Lazio sostiene, attraverso finanziamenti erogati al Distretto Distretto Socio-sanitario Comuni di Velletri Capofila e Lariano le famiglie dei minori in età evolutiva prescolare nello spettro autistico che intendono liberamente avvalersi dei programmi psicologici e comportamentali strutturati (Applied Behavioural Analysis – ABA, Early Intensive Behavioural Intervention – EIBI, Early Start Denver Model – ESDM), dei programmi educativi (Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children – TEACCH) nonchè degli altri trattamenti con evidenza scientifica riconosciuta, mirati a modificare i comportamenti del bambino per favorire il migliore adattamento possibile alla vita quotidiana, individuati dalla Regione nelle linee guida di cui all’art. 74, comma 1, della legge regionale n. 7 del 2018.
Il sostegno economico alle famiglie è inteso come contributo alle spese per trattamenti di cui agli art.2 e 3 del "Regolamento regionale n.1/2019", nell’ottica di supportare la tempestività, l’intensività e la specificità di intervento.
Il contributo alla spesa sostenuta dalla famiglia viene concesso secondo criteri delineati dal Regolamento regionale n.1/2019, comunque entro il tetto di spesa ammissibile massimo per utente pari ad € 5.000,00 /annui. Il tetto massimo è erogato con priorità ai nuclei familiari con un numero di figli nello spettro autistico superiori a 1, con un ISEE inferiore o pari ad € 8.000,00.
L’entità del sostegno viene valutata considerando le risorse e servizi già attivi a favore della persona o comunque attivabili nella rete sociosanitaria (ivi compresi i centri di riabilitazione territoriali accreditati), e in considerazione delle caratteristiche socioeconomiche del nucleo familiare che presenta la richiesta (secondo le modalità previste dal DPCM 5 dicembre 2013, n.159 “Regolamento concernente la revisione pentazione delle domande da parte delle famiglie dei minoridelle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente – ISEE”).
Al fine dell'attivazione del servizio viene effettuata una valutazione multidimensionale, coinvolgendo la famiglia. In sede di valutazione, viene indicata la tipologia di intervento maggiormente appropriata al caso, in relazione al quadro diagnostico, diagnosi funzionale e al progetto terapeutico- riabilitativo predisposto dal TSMREE. La famiglia può scegliere tra un centro qualificato che abbia professionisti presenti nell’Albo regionale di cui all’art. 3 del "Regolamento regionale n. 1 del 15/01/2019 o direttamente i professionisti qualora abbia optato per un intervento domiciliare.
In caso di prima valutazione del minore e qualora non sia stato ancora nominato, viene individuato, in sede di unità valutativa multidimensionale, un referente (case manager), punto di riferimento per la famiglia e per gli altri soggetti coinvolti.
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